Di Siclari Domenico e Andrea Spanò_In questo articolo parleremo della ricostruzione del legamento crociato anteriore. Vi verranno riportate  le linee guida per una corretta riabilitazione divisa in 5 ben distinte fasi ma tutte correlate ovviamente tra di loro:

FASE 1
OBIETTIVI
– Proteggere la fissazione dell’innesto;
– Mobilizzare il prima possibile;
– Eliminare l’infiammazione;
– Cercare di raggiungere la massima estensione e i 90° di flessione;
TUTORE
– Bloccato in estensione durante il cammino e la notte (salvo indicazioni diverse date dall’ortopedico);
CARICO
– Il carico viene concesso praticamente da subito ma con due stampelle (per eliminazione delle stampelle si fa riferimento alle indicazioni dell’ortopedico).
ESERCIZI
– Mobilizzazione rotula;
– Mobilizzazione in flessione ed estensione;
– Scivolamenti con tallone poggiato al lettino;
– Rinforzo del quadricipite e degli ischiocrurali, facendo sempre riferimento alla fase in cui ci troviamo (se necessario con elettrostimolatore);
– Stretching in scarico del tricipite surale e degli ischiocrurali.


FASE 2
Per il passaggio a questa fase è necessario che gli obiettivi della fase precedente siano stati raggiunti e che non ci sia nessuna complicazione.
OBIETTIVI
– Ripristinare la normale deambulazione;
– Raggiungere una completa articolarità;
– Proteggere la fissazione dell’innesto;
– Incrementare la forza, la resistenza e la propriocezione per preparare ad attività funzionali.


ESERCIZI
A quelli della fase precedente, aggiungere:
– Mini squat fino a 30°;
– Cyclette (con sellino alto e resistenza bassa);
– Esercizi di estensione in catena cinetica chiusa (leg-press fino a 30°);
– Alzarsi sulle punte dei piedi;
FASE 3
Per il passaggio a questa fase è necessario che gli obiettivi della fase precedente siano stati raggiunti e che non ci sia nessuna complicazione.

OBIETTIVI
– Migliorare la fiducia nel proprio ginocchio;
– Evitare stress eccessivi alla fissazione dell’innesto;
– Proteggere l’articolazione femororotulea;
– Incrementare la forza, la potenza e la propriocezione per la preparazione alle attività funzionali.
ESERCIZI
A quelli della fase precedente, aggiungere:
– Esercizi di rinforzo in catena cinetica chiusa più complessi, accovacciamenti su un singolo arto, leg press da 0° a 60°;
– Stepper ellittico;
– Cammino e successivamente corsa in piscina e nuoto;
– Scale su e giù;
– Esercizi propriocettivi.
FASE 4
Per il passaggio a questa fase è necessario che gli obiettivi della fase precedente siano stati raggiunti e che non ci sia nessuna complicazione.
OBIETTIVI
– Ritorno alle normali attività
ESERCIZI
A quelli della fase precedente, aggiungere:
– Corsa in avanti e traiettorie ad 8;
– Corsa sui gradini;
– Salti dai gradini;
– Esercizi propriocettivi più complessi.
FASE 5
Per il passaggio a questa fase è necessario che gli obiettivi della fase precedente siano stati raggiunti e che non ci sia nessuna complicazione.
OBIETTIVI
– Ritorno in sicurezza all’attività sportiva.
ESERCIZI
A quelli della fase precedente, aggiungere:
– Continuare e progredire con gli esercizi di resistenza, forza e propriocezione;
– Iniziare gradualmente esercizi gesto-specifici per arrivare a svolgerli ad una velocità normale.